Cosa fare l'1 e 2 novembre? E' bastato poco per mettersi daccordo, discesa in un abisso,
chiamato pozzo della neve, ubicato sul matese. La profondità massima è di circa -1000m ma i programmi sono di giungere a -300; tutto va come previsto, a parte il cattivo tempo, atmosfera da" amaro montenegro" e dopo esserci preparati si parte. Michele si occupa di armare la grotta,io e mario siamo i grgari; bisogna fare attenzione perchè ci sono tanti massi in equilibrio instabile ed è facile che qualcosa possa passare per i pensieri, o meglio NEI pensieri, di chi sta sotto. Tutto procede fino a -115m dove un sifone è completamente pieno di acqua e ci impedisce di proseguire. Scatta il piano B, salsiccia, formaggio, cioccolata e qualcos'altro. Anche se un pò delusi ritorniamo in superfice, io salgo per primo e resto incantato, mentre raggiungo l'imboccatura principale dell'abisso, nel vedere tante stelle affacciate che assistono silenziose e luminose al nostro ritorno nel mondo. Dopo la svestizione al chiaro di stelle torniamo al rifugio dove ci aspetta la parte più importante di ogni spedizione: la pappatoia. Stanchi ma appagati ci addormentiamo sul soppalco del bivacco per risvegliarci l'indomani in tarda mattinata. Colazione, pulizia del luogo che ci ha ospitati e ci dirigiamo verso il rientro, consapevoli che altre meraviglie attendono il viaggiatore attento. INASPETTATAMENTE, passando da san giorgio del sannio ci ritroviamo seduti a tavola a mangiare pasta al forno, carne, dolci e tanta altra roba. cos'è successo? mario si è fermato a salutare una sua zia ed il gioco è fatto!! a pancia decisamente al limite del pericolo di esplosione torniamo a Bari stanchi, appagati e DECISAMENTE sazi.
chiamato pozzo della neve, ubicato sul matese. La profondità massima è di circa -1000m ma i programmi sono di giungere a -300; tutto va come previsto, a parte il cattivo tempo, atmosfera da" amaro montenegro" e dopo esserci preparati si parte. Michele si occupa di armare la grotta,io e mario siamo i grgari; bisogna fare attenzione perchè ci sono tanti massi in equilibrio instabile ed è facile che qualcosa possa passare per i pensieri, o meglio NEI pensieri, di chi sta sotto. Tutto procede fino a -115m dove un sifone è completamente pieno di acqua e ci impedisce di proseguire. Scatta il piano B, salsiccia, formaggio, cioccolata e qualcos'altro. Anche se un pò delusi ritorniamo in superfice, io salgo per primo e resto incantato, mentre raggiungo l'imboccatura principale dell'abisso, nel vedere tante stelle affacciate che assistono silenziose e luminose al nostro ritorno nel mondo. Dopo la svestizione al chiaro di stelle torniamo al rifugio dove ci aspetta la parte più importante di ogni spedizione: la pappatoia. Stanchi ma appagati ci addormentiamo sul soppalco del bivacco per risvegliarci l'indomani in tarda mattinata. Colazione, pulizia del luogo che ci ha ospitati e ci dirigiamo verso il rientro, consapevoli che altre meraviglie attendono il viaggiatore attento. INASPETTATAMENTE, passando da san giorgio del sannio ci ritroviamo seduti a tavola a mangiare pasta al forno, carne, dolci e tanta altra roba. cos'è successo? mario si è fermato a salutare una sua zia ed il gioco è fatto!! a pancia decisamente al limite del pericolo di esplosione torniamo a Bari stanchi, appagati e DECISAMENTE sazi.
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