martedì 5 agosto 2008

racconto del primo giorno di cammino


E così comincia un altro capitolo, attraverso i pirenei verso finis terrae. Da st jean si va alla volta di roncisvalle; dopo solo 2 km penso ke sia impossibile affrontare una cosa simile in bici e più vado avanti più ne sono convinto. Ho davanti a me dislivelli pazzeschi, l’altimetro del mio orologio continua a mostrare l’aumento di altezza ed io penso di essere pazzo a voler fare il tratto in bici; solo 27 km ho pensato, ma da 200 m slm della partenza si toccano i 1430 m, sempre e solo salita, fino a che non si raggiungerà la vetta per avere 6 km di discesa. Durante il cammino ho incontrato parlato e conosciuto tanta gente, silvana (tedesca , che lavora a venezia) , frederic (parigino), diego ed elisa, due giovani anzianotti inglesi (bari ), e tutto intervallato dagli splendidi momenti di solitudine che permettono di gustare ciò che la natura offre. Più si sale e più si viene ricompensati, greggi di pecore e arieti, cavalli allo stato brado, avvoltoi e aquile, giochi di luce tra nuvole montagne e sole da rendere unico ogni istante del cammino. E’ bello perdersi tra tutto questo e avere la possibilità di ascoltare ciò che ti sta intorno, è un momento magico solo ed unicamente mio. Parlando con i viaggiatori ho potuto constatare che nessuno porta una Bibbia con sé e alcuni non hanno idea dell’esistenza del libro di s.giacomo al suo interno. Durante questa parte del mio andare sto leggendo e riflettendo su questo stupendo libro e mi rendo conto di come le persone corrano dietro a tradizioni di uomini rifiutandosi di conoscere realmente le cose come stanno e applicando in maniera errata quei pochi versetti che magari sono riportati nelle guide; ad esempio nel cap 1:2 …….. si legge : consideratela tutta gioia, fratelli miei, quando incontrate varie prove, sapendo che questa provata qualità della vostra fede produce perseveranza. Ora …… qui qualcuno applica queste parole alla fatica che si fa per affrontare il cammino, ma nessuno continua a leggere ciò che s.giacomo stesso continua a dire. Infatti: nel cap 1:246 si legge : in realtà così come il corpo senza spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta. Ancora, nel cap 2:19 ….. si legge: tu credi che c’è un solo Dio vero? Fai molto bene. Anche i demoni credono e rabbrividiscono. Ma ti curi di sapere , o uomo vuoto, che la fede senza le opere è inattiva? Ma quali sono le opere a cui fa riferimento Giacomo? E’ molto più semplice non voler sapere ,così da avere una scusa per sbagliare e non avere rimorsi. Il tempo passsa, rincontro gente vista sul sentiero, mi perdo tra ciò che mi circonda lasciandomi sprofondare nei campi messi a pascolo, ricchi di acque e nebbie come anche di sole e vento lasciando che il mio sguardo si perda tra le valli e le foreste. Quello che si prova non si può descrivere o mostrare in foto, bisogna esserci e assaporarne il momento.

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