sabato 26 luglio 2008

ora si fa sul serio




lascio la costa per immettermi nell'entroterra,con i problemi logistici che questo comporta. infatti sono consapevole che potrò incontrare qualche difficoltà per lavarmi e forse anche per dormire. ma le mie paure passano presto, infatti basta poco per ambientarsi al nuovo mondo che mi si presenta davanti, tanto che il luogo dove riposare diventa l'ultimo dei miei pensieri e la priorità è ampiamente meritata dai formidabili, strepitosi, incantevoli e........ alla faccia della miseria ....dislivelli che purtroppo non posso in alcun modo evitare. nonostante questo riesco a portare una media di 150km al giorno, visto che posso sfruttare un'ora circa in più di luce, quindi la mia giornata pedalatoria(comprensiva di visite a città e cose) è di circa 12 ore. preso da ciò che mi circonda, pedalata dopo pedalata, tappa dopo tappa , attraverso valence, avignone e arrivo a lyon. specialmente quest'ultima tappa è incantevole, la strada ha incrociato tantissime volte il fiume rhon , di una portata immensa, che mi ha accompagnato in città. ho notato una cosa, quando incrocio un corso d'acqua o arrivo al mare o interseco un fiume una forza ,che non so da dove arrivi, mi invade e le gambe cominciano ad andare da sole. E' quasi buio quando arrivo in città, trovo un posto per rassettarmi un pò e poi visito la città. lyon è la terza città più grande di francia, e con il suo fiume ha creato una simbiosi di vita che mia ha indotto a pensare di trasferirmi li. il lungo fiume, con le sue luci blu, barconi ristorante, piste ciclabili, prati ove la gente pic-nicca..... insomma ci devo tornare. So che non sarà la stessa cosa, si perchè cambieranno gli occhi con cui vedrò la città, sarò turista e non viaggiatore, magari non ci saranno più i profumi che rendono unici quei momenti.... ma si dai!! tra qualche anno ci ritorno in roller blade. la stanchezza piomba addosso all'improvviso e comincio a cercare un posto- generalmente la stazione è il rifugio di emergenza, ma qui la notte chiude- fortunatamente ci sono tantissime panchine confortevoli alla fermata del tram, su una delle quali ci sono due ragazzi inglesi coi quali faccio amicizia e condividiamo i sogni. la bicicletta collegata al mio polso, con gli antifurto da me congegnati, mi fa da paravento fino all'ora della sveglia. un altro giorno, direzione DIJON

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